martedì 15 settembre 2009

Sulle prassi per migliorare il proprio rendimento scolastico


La lotta alla dispersione scolastica è inserita - insieme al tema del rafforzamento degli apprendimenti - nel piano generale del progetto La Strada Maestra dell’associazione Agenzia Arcipelago Onlus, ente non lucrativo di utilità sociale. Per la complessità degli interventi trattati il lavoro svolto, sin d’ora, può rappresentare, per tutti coloro che operano a favore di ragazzi svantaggiati in ambito scolastico (ovvero per docenti e operatori del settore, studenti, formatori, esperti e per coloro si avvicinano allo studio della dispersione scolastica), un’utile strumento per un percorso sperimentale a rete contro la dispersione scolastica.
Un modello innovativo dalla strada alla scuola, di intervento sociale e orientamento per la prevenzione della dispersione scolastica che si attua in alcune città della Provincia di Napoli e Caserta. La proposta operativa è stata promossa dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania (ente del partenariato) con il contributo della Fondazione per il Sud.
Il progetto, per la sua valenza culturale e sociale, è parte integrante delle attività educative e sociale organizzate nel corso degli anni dal soggetto attuatore (Agenzia Arcipelago Onlus) e dalle scuole aderenti. In particolare è di supporto alle attività di accompagnamento psicosociale, orientamento e accoglienza, supporto alla genitorialità e al mondo del volontariato.
La dispersione scolastica è connessa alle situazioni familiari in quanto contribuisce ad incrementarla, ad esempio se vi sono famiglie svantaggiate dal punto di vista economico. In realtà è un fenomeno che interessa sia le città ricche sia i paesi/quartieri poveri e riassume un insieme di manifestazioni negative all'interno del sistema scolastico: frequenze irregolari, bocciature, frequenti malattie, cambiamenti di sede e, strano a dirsi, casi di analfabetismo o di scarso apprendimento anche quando la scuola viene frequentata regolarmente.
La dispersione scolastica tuttavia non è un fenomeno nuovo e del nostro tempo: ciò che negli ultimi anni è cambiato è la prospettiva con la quale si affronta la questione della dispersione scolastica, luogo nel quale si concretizzano non solo i problemi individuali dei giovani e le disfunzioni del sistema scolastico, ma soprattutto gli squilibri del sistema sociale interno, del territorio, del contesto comunitario.
Per La Strada Maestra combattere la dispersione non significa unicamente assicurare la diffusione dell’istruzione, ma significa sostenere lo sviluppo della società, delle persone (cittadini), del terzo settore e dell’economia, riducendo la disparità e le disuguaglianze tra persona svantaggiate (o al limite), promuovendo i talenti, la passione, la diversità culturale e l’equità. Ciò significa, in sintesi, valorizzare la creatività, la motivazione personale, il capitale umano, il lavoro di rete territoriale, i talenti individuali, come valori aggiunti allo sviluppo di una knowledge society.
Anche per ciò la proposta dell’Associazione capofila Agenzia Arcipelago onlus può rappresentare un esempio di buona pratica da seguire per l’analisi/intervento della dispersione scolastica.
Il progetto La Strada Maestra con i suoi risultati rappresenta un caso specifico di prassi sulla popolazione studentesca e i giovani di alcune città della provincia di Napoli e Caserta.
Nella Provincia di Napoli e Caserta la dispersione scolastica è spesso causa di alcune piaghe sociali molto evidenti e spesso inserite nelle cronache locali: bullismo, violenza negli stadi, microcriminalità, droga.

Dal nostro punto di vista il problema può essere potenzialmente risolto o almeno attutito solo conoscendo le situazioni - tutte diverse tra di loro - che determinano questo fenomeno, così da aiutare i ragazzi della scuola dell'obbligo ad accrescere la stima in se stessi (Azione 1,2,3), a sviluppare le proprie potenzialità (Azione 2,5,6), a migliorare il proprio rendimento scolastico (Azione 2), a prevenire in generale l'abbandono della scuola (Azione 2).
In senso generale il lavoro sulla prevenzione dei fenomeni di dispersione scolastica ha riguardato gli alunni che si ritirano dagli istituti scolastici; non vengono valutati alla fine dell'anno scolastico per assenze dovute a motivi familiari; non vengono valutati per interruzione scolastica in corso d'anno per motivi sconosciuti alla scuola; non vengono valutati perché mai frequentanti, sebbene iscritti agli istituti scolastici.
Nei territori dove agiamo (Napoli, Provincia di Napoli, Provincia di Caserta) queste circostanze coinvolgono numeri altissimi di persone e coinvolgono interi nuclei familiari e non sempre svantaggiati.
In senso più ampio nel nostro caso la dispersione scolastica ha compreso tutti quei fenomeni che comportano: rallentamento del percorso formale di studio; inadempienze dell'obbligo scolastico, uscite in corso o a fine d'anno prima del raggiungimento del titolo di studio interno ai vari cicli. Non solo. Il concetto di dispersione scolastica comprendeva anche bocciature, l'avere effettuato assenze ripetute, frequentare irregolarmente, accedere in ritardo nel ciclo scolastico rispetto all'età normale, avere un basso rendimento e uscire dal percorso scolastico senza che alla frequenza corrisponda una qualità accettabile di istruzione ricevuta.
Tra le finalità del progetto abbiamo quindi rilevare i comportamenti di disagio, cercando di fornire percorsi di assistenza (azione 3 accompagnamento sociale, azione 1 consulenza psicopedagogica), percorsi di orientamento (azione 2) o di avvio al volontariato (azione 5) rispondenti al fabbisogno individuale, per prevenire e combattere il fenomeno della dispersione scolastica.
Questo progetto sperimentale sulla dispersione scolastica si è rilevato molto importante, anche se ha presentato dei punti di debolezza dovuta all’ampiezza del territorio di riferimento ove operare. La dispersione si attesta a livelli alti ed è compito della istituzione pubblica farsi carico della situazione dove si evidenzia anche il disagio sociale e culturale. Il progetto non può farsi carico delle carenze a livello scolastico sia di tipo organizzativo, che gestionale, che didattico-curriculare. Angela La Torre

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