mercoledì 25 aprile 2012

Dal 28 al 30 aprile 2012 a Cartoceto (Pesaro e Urbino) La Scuola sperimentale di teatro di animazione sociale Propone due laboratori diretti dal Maestro burattinaio Mariano Dolci su "Burattini e marionette in educazione e nei luoghi del disagio" e su "Il teatro delle ombre" Scuola Sperimentale di Teatro di Animazione Sociale dal 28 al 30 aprile 2012 due laboratori di formazione rivolti a insegnanti, educatori, operatori culturali e del sociale, genitori Cartoceto (PU), 28-29 aprile 2012 BURATTINI E MARIONETTE IN EDUCAZIONE E NEI LUOGHI DEL DISAGIO Modulo di 16 ore diretto da Mariano Dolci Gli incontri sulle utilizzazioni di burattini e marionette in educazione e nei luoghi del disagio sono rivolti agli operatori che hanno il desiderio di conoscere le potenzialità che questi strumenti teatrali possono rivelare a contatto con bambini e ragazzi o con persone affette da problemi psichici, menomazioni sensoriali o motorie. Burattini e marionette, grazie al ricorso ad un arco praticamente illimitato di materiali, di procedimenti e di modalità di costruzione e di animazione, permettono di adattarsi alle capacità di ognuno, agevolando la comunicazione e la socializzazione all’interno del gruppo. Grazie alle esperienze di Maria Signorelli, Otello Sarzi, Maria Perego l’interesse per le sperimentazioni pedagogiche in Italia è cresciuto nel corso degli ultimi decenni. Oggi è ben documentata anche la significativa ricerca di Mariano Dolci attuata a Reggio Emilia dal 1969. Parallelamente, a più di settanta anni dalle prime esperienze terapeutiche, la costruzione e l’animazione di burattini continua ad attirare l’attenzione di medici, psicologi, teatranti. Essa è attualmente proposta, sia per socializzare e animare gruppi con difficoltà di comunicazione, sia per contribuire a fornire dati diagnostici, sia ancora, sotto tutela medica, per favorire nel gioco teatrale una maggiore conoscenza di se stessi. Gli incontri avranno carattere sia teorico che pratico. L’ottica di riferimento è quella di consegnare, in un’atmosfera ludica, un linguaggio espressivo nelle mani di chi può trarre beneficio dal suo utilizzo, più che ottenere obbligatoriamente da parte loro l’allestimento di uno spettacolo. Saranno descritte le potenzialità dei burattini raccolte in attività più che trentennali e le teorizzazioni più recenti. Nei lavori pratici sarà proposta la costruzione di semplici burattini. Ai partecipanti sarà proposto di praticare giochi di improvvisazione con i burattini. Le lezioni si terranno a Cartoceto con il seguente orario: sabato 28 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; domenica 29 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Il costo di iscrizione è di € 150,00. <<<<<<<<<<<< Cartoceto (PU), 30 aprile 2012 IL TEATRO DELLE OMBRE Modulo di 8 ore diretto da Mariano Dolci La presenza dell’ombra ha dovunque ossessionato l’immaginazione degli uomini nelle culture più diverse. Non si contano i miti, le credenze, i tabù, le leggende che hanno come protagonista l’ombra. Fondo comune di tutte queste credenze sarebbe una equiparazione tra ombra e anima. Alla scomparsa dei miti, l’interesse per l’ombra è rimasto vivo in letteratura, nelle arti, nel cinema sempre legato al tema dell’identità. L’universalità di questo interesse ha fatto ritenere ad alcuni antropologi che questo nostro “doppio” abbia avuto un ruolo nella nascita della coscienza umana; se non siamo più scimmie appese agli alberi è anche perché dei nostri progenitori si sarebbero interessati alla relazione che ci lega all’ombra. Insieme al riflesso nell’acqua, l’ombra sarebbe stata il primo supporto dell’”io”. Si può osservare che ogni generazione di bambini (fin dall’asilo nido) riscopre questa funzione dell’ombra e che utilizzano gioiosamente questo “doppio” come alimento nel loro processo di autocoscienza. Con l’ombra collocata in un interessante incrocio a cavallo tra fisica e metafisica, possiamo disporre di un centro di interesse congeniale a tutti i bambini di ogni età, che non separa precocemente ragione e immaginazione e si presta ad una quantità di giochi, di ricerche, di attività. Nell’incontro saranno illustrate attraverso l’esposizione di materiali, le esigenze tecniche, la costruzione di sagome per il teatro d’ombre, i giochi con la luce, ed altro. Verranno inoltre esposte le esperienze più significative ed i risultati di ricerche riguardo alle credenze ed ai comportamenti dei bambini relativi alla loro ombra, frutto di 35 anni di attività nelle scuole dall’asilo nido alle superiori. Le lezioni si terranno a Cartoceto con il seguente orario: lunedì 30 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.. Il costo di iscrizione è di € 75,00. <<<<<<<<<<<< La Scuola sperimentale di teatro di animazione sociale è un progetto del Teatro Aenigma; è diretto da Mariano Dolci e Vito Minoia ed è rivolto ad educatori, operatori sociali, artisti, studenti interessati a formarsi nell’utilizzo di tecniche derivanti dalla tradizione del Teatro di Animazione (burattini, marionette, ombre) in campo educativo e nel sociale. Per informazioni più approfondite e modulo di iscrizione: sito internet www.teatroaenigma.it , e.mail aenigma@uniurb.it, tel. 0721893035. Per chi si iscrive ad entrambi i moduli (“Burattini e marionette in educazione e nei luoghi del disagio” e “Il teatro delle ombre”) il costo d’iscrizione complessivo è di € 200,00) E’ possibile alloggiare e consumare pasti presso strutture ricettive convenzionate situate nello stesso Comune di Cartoceto. MARIANO DOLCI Nei primi anni '60 conosce Otello Sarzi con il suo teatro impegnato di burattini ed inizia con la sua compagnia una collaborazione sempre più intensa, diventata poi incompatibile con l'insegnamento e il proseguo degli studi. E' più o meno la storia di Pinocchio, il quale non si presenta più a scuola perché attirato della musica della Compagnia Drammatico Vegetale di Mangiafuoco. Si conferma dunque quanto affermava il grande matematico Bertrand Russell: «La matematica porta da per tutto… basta uscirne.». Da allora Mariano Dolci si è sempre servito per lavoro di marionette e burattini, attraversando i tre diversi contesti dove è possibile incontrarli: spettacolo, pedagogia e terapia. Dopo aver operato una diecina d'anni nel "Teatro Sperimentale dei Burattini" di Otello Sarzi, è stato assunto nel 1970 dal Comune di Reggio Emilia per sostenere tutte le potenzialità pedagogiche dei burattini nelle "Scuole dell'infanzia e Nidi Comunali" fino all'avvenuto pensionamento nel 2002. Nel 1973 è stato poi invitato a tentare, sotto tutela medica, delle attività a diretto contatto con pazienti adulti all'Ospedale Psichiatrico "San Lazzaro" di Reggio Emilia. Al seguito del dissolvimento delle strutture manicomiali in Italia, le attività con i burattini "terapeutici" di Mariano Dolci sono andate avanti, e proseguono tuttora, in altri contesti. Nel1971 collabora a Santiago del Cile con spettacoli di burattini alla televisione cilena in un programma del governo di Unità Popolare rivolto all'infanzia. Nel 1974 per il Teatro Municipale di Reggio, allestisce insieme ad altri amici, e grazie alla fraterna collaborazione della compagnia del "Teatro delle Marionette di Zara", uno spettacolo, "Alenka", che poi è rappresentato per anni . Nel 1978 collabora con la compagnia del "Teatro Gioco-Vita", e con Nicola Piovani, Flavio Ambrosini, Lele Luzzati, all'allestimento del primo spettacolo di ombre in Italia dopo una lunga eclisse: "Il Barone di Münchausen". Nel 1979 per conto del teatro municipale di Reggio, in occasione dell'anno internazionale del fanciullo, allestisce lo spettacolo "Ieppe il contadino" di Hogberg con la regia di Flavio Ambrosini e costumi di Lele Luzzati. Nel 1995 riceve a Cervia (insieme a G. Ceronetti) il premio "La sirena d'oro" per l'impegno nella valorizzazione del teatro d'animazione, e poi, nel 1999 a Silvano d'Orba, il premio "Il Silvano d'oro" ai bravi burattinai d'Italia. E' cultore della materia per l'insegnamento di Teatro di Animazione dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", tenuto da Vito Minoia, con il quale sviluppa sperimentazioni nell'utilizzo del Teatro di Animazione in attività che mettono in collegamento Scuola-Carcere-Società, in particolare a Pesaro con la Casa Circondariale di Villa Fastiggi e l'Istituto Comprensivo Statale "Galilei". Nel 2009 dà vita insieme a Minoia a Cartoceto al progetto di Scuola Sperimentale di Teatro di animazione sociale. Ha gestito corsi e seminari in Italia e all'estero ed è autore di numerose pubblicazioni tradotte in varie lingue. In tutte queste attività in contesti diversi, Mariano Dolci ha sempre cercato, senza nessuna tentazione di sincretismo, le costanti che sottostanno alla costruzione e all'animazione dei burattini e alle sperimentazioni pedagogiche del Teatro delle ombre, in modo da poi riproporli con sempre maggiore consapevolezza.
Un'illustrazione dettagliata dei contenuti della formazione è presente nei files allegati Altre informazioni utili sul sito www.teatroaenigma.it dove è anche scaricabile il modulo per l’iscrizione. Per info e iscrizioni: Romina Mascioli 333 6564375, mascioli.uffistampa@alice.it, aenigma@uniurb.it

domenica 8 aprile 2012

Rete Territoriale CANTIERE SOCIALE

Rete Territoriale

CANTIERE SOCIALE

Promozione di una rete per la valorizzazione
del Terzo Settore a Vico Equenze

A CURA DI MARIA CIOFFI E GIUSEPPE ERRICO

Febbraio 2012


Nota

L’idea nasce al fine di valorizzare prassi, esperienze e progettipresenti sui territori di Vico, per promuovere le esperienze che operano a favore delle fasce deboli e per contrastare situazioni di limitazione, danno e sofferenza.

Si pone come luogo sperimentaledi scambio e per l’informazione comune, la formazione di base (per altri operatori operanti sul territorio e che spesso sono costretti a formarsi e fare esperienze in localita’ distanti) e la progettazione sociale. Sia rivolte all’interno per uno scambio e, all’esterno, per entri pubblici e privati per potenziare l’immagini degli sforzi compiuti e per i servizi di qualita’, servizi di prossimita’, per la tutela delle famiglie e degli utenti, per la valutazione dei servizi e il controllo sul territorio di una “buona pratica”.

Sta diventando sempre più significativoil ruolo che il terzo settore e il particolare il mondo volontariato e le diverse forme di cittadinanza vanno assumendo, anche in funzione della disponibilità di risorse dedicate. Oggi diventa di fondamentale importanza provare a ricondurre le tante iniziative realizzate in un'ottica di sistema per “progetti unitari di comunita’ (Errico, 2012), ma anche avviare azioni innovative in grado di sostenere l'attivazione delle comunità territoriali (autofinanziamento), anche attraverso il reperimento di risorse ulteriori.

Tale spazio incontro rappresenta il luogo scientifico più strategico e importante del sistema di welfare cittadino dal momento che puo’ costituire lo snodo e l'interfaccia tra i cittadini, operatori, esperti e Comune, le famiglie e il sistema di interventi e i servizi messi in campo per rispondere ai diversi bisogni e problematiche. E' solo attraverso uno “spazio comune” che è possibile creare “solidi” servizi e interventi ed agganciare le famiglie, far emergere e decodificarne le domande e i bisogni “reali”, proporre e realizzare percorsi di aiuto e di sostegno, valutarne l'efficacia e la pertinenza (la “ricaduta”).
Si tratta tuttavia di luoghi che vivono numerose difficoltà, incertezze e criticità, non adeguatamente affrontate nel corso di questi anni, che vanno da questioni logistiche (spazi e attrezzature) a questioni di tipo organizzativo e professionale (metodologie di lavoro, strumenti, formazione “ottimale”, inserimento dei nuovi assunti).

Oltre un itinerario di ascolto e crescita per il territorio occorrono incontri organizzati, momenti utili non solo ad approfondire le criticità presenti e prefigurare possibili soluzioni e interventi di miglioramento, ma anche a rendere visibile la particolare attenzione che ogni ente del terzo settore intende dare al campo delle politiche contro l’esclusione e in altri settori. La fase dell'ascolto -ricerca è la prima tappa di un percorso più ampio di coinvolgimentodegli enti del territrio nel complessivo processo di riorganizzazione e innovazione che si vuole intraprendere.


Cantieresociale di condivisione e confronto a Vico

IlCantiere diretto da un istigatore, in via sperimentale, della durata di sei incontri con cadenza quindicinale e promosso dal Comune di Vico Equenze – Assessorato alle politiche sociali e l’Associazione Agenzia Arcipeago onlus,avra’ l'obiettivo di mettere in rete le persone, gli enti, le proposte ed elaborare progetti di comunita’e di costruire un contesto riflessivo condiviso in cui rileggere il lavoro professionale e volontaristico nei suoi aspetti tecnico-operativi ma anche emotivi ed esperienziali e rinforzare l'identità professionale specifica focalizzando tematiche emergenti.

Tra gli altri obiettivi la necessità di migliorare le attività di coordinamento comunale tra le varie realtà che operano per le persone, di provvedere alla creazione e alla gestione di un sistema informativo comunerelativo ai servizi e alle risorse e di migliorare la conoscenza delle persone che gravitano sul territorio cittadinodefinendo un quadro di conoscenza relativo al fenomeno e a status e profili.

Proposte
In via preliminare sarà necessario creare uno spazio comune e censire le potenzialita’, onde rafforzare la regia sulle attività rivedendo le formule organizzative fin qui elaborate da ciascun ente allo scopo, poi, di coordinare i diversi enti e organizzazioni, pensando alla creazione di un luogo di progettazione sociale condiviso nel settore cultura e turismo (turismo sociale), della formazione.

Laproposta si rivolge, in primo luogo alle organizzazioni del Terzo Settore che operano in ambito sociale, sanitario, culturale (turismo sociale) e sportivo sul territorio di Vico offrendo accanto a servizi informativi e analisi socialianche uno spazio per la progettazione sociale. In particolare la proposta prevede alcune azioni:

• assistenza alla progettazione sociale (in collaborazione con il dottor Francesco Treglia); ideazione e supervisione ai progetti di comunita’: strategie di rete e sostegno all’innovazione
(dottor Giuseppe Errico).

Le attività durano 6 mesi in via sperimentale e prevedono un incontro della durata di 2 ore con uno o più esperti e si concluderanno nel mese di luglio 2012. Alla luce delle attività si prevede, eventualmente, una riprogrammazione complessiva delle attività per una seconda fase (da verificare nei tempi).

Tale riprogrammazione terra’ conto anche delle istanze espresse dal Terzo Settore che partecipa alle attivita’.

Le linee di azione:

• rafforzamento della governance territoriale delle politiche sociali, culturali e d’inclusione attraverso il sostegno agli enti del terzo settore nell'assunzione dei compiti di programmazione, analisi dei bisogni, promozione e coordinamento delle risorse localmente disponibili, monitoraggio e valutazione;

• promozione e sostegno ai processi di partecipazione e coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore a livello locale, attraverso la realizzazione di un cantiere territoriale di partecipazione con una e valenza formativa, progettuale ed esperienziale,

• sostegno ai processi di riorganizzazione dei sistemi di welfare territoriale, con particolare riferimento alle funzioni di accoglienza e di presa in carico integrata.


Modalità di partecipazione
1. Gli enti interessati fanno domanda di adesione all’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Vico Equenze, le adesioni sono limitate agli enti con sede legale ed operativa a Vico Equenze.
2. Non sarà possibile partecipare con tutti i soggetti della rete a tutte le tipologie di bando, di volta in volta verrà stabilito, in una riunione, con il capofila del progetto le realtà che parteciperanno.
3. Non si può essere partner all’interno di un progetto della rete e proponenti e/o partner nello stesso progetto con altri enti almeno che non espressamente concordato.
4. Il materiale progettuale è confidenziale e non divulgabile.
5. Le informazioni che riguardano, bandi, iniziative, etc riguardano i partecipanti della rete e non possono essere condivise all’esterno.
6. Gli enti partecipanti alla rete devono partecipare a nome di un solo ente e non possono rappresentare o partecipare per nome e per conto di altri enti.
7. I presidenti degli enti partecipanti possono delegare, per iscritto, ad un collaboratore per la presenza ai lavori.
8. Gli enti aderenti dovranno sottoscrivere un protocollo di intesa e un manifesto operativo di concerto con l’ente comunale proponente.

Cantiere Sociale a Vico Equense

Un “Cantiere” per il Sociale
Iniziative per la promozione della cooperazione tra Enti pubblici, Terzo Settore e Volontariato.
di Giovanna Cilento

L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Vico Equense ha promosso, in collaborazione con l'Associazione Agenzia Arcipelago Onlus, il primo cantiere sociale diretto dallo psicologo ed esperto di politiche sociali dottor Giuseppe Errico, la realizzazione di una serie di incontri con le associazioni di volontariato e gli enti del Terzo Settore attivi sul territorio di diretta competenza per promuovere, con la supervisione di uno psicologo esperto in progettazione, la costituzione di un luogo di incontro/confronto che possa diventare fucina di sviluppo di una programmazione socioculturale a tutto tondo per il territorio ed i cittadini di Vico Equense.
Denominato Cantiere Sociale e pubblicizzato inizialmente sul sito del Comune, poi attraverso il contatto diretto ed il passaparola, ad oggi questo spazio conta la partecipazione di 15 enti e l’elaborazione, in gruppi di lavoro, di idee di intervento in relazione a bandi della Fondazione Con il Sud e della Regione Campania.
Alcuni tra gli enti coinvolti in questa esperienza vantano pregresse esperienze di lavoro in collaborazione, altri, pur conoscendo l’esistenza delle diverse organizzazioni, operano con loro per la prima volta. Uno dei principali obiettivi perseguiti è quello di formare gli enti alla progettazione di comunità, creando una cabina di regia, composta dai rappresentanti di ognuno, che stimoli, raccolga e coordini le idee di ognuno e dia la possibilità di strutturarle in un programma unico da realizzare fase per fase, ricorrendo anche a fonti di finanziamento alternative ed integrative all’erogazione da ente pubblico.
Far confluire idee, risorse e capacità di ogni struttura organizzativa del Volontariato e del Terzo Settore presente o operante sul territorio vicano,e disponibile a partecipare, in un unicuum coordinato permetterebbe di programmare in anticipo le attività da realizzare nel corso dell’anno, evitando le sovrapposizioni eccessive e consentendo l’accesso a bandi anche specializzati per le singole tranche di attività. Programmazione unica e realizzazione in successione cronologica di ogni progetto, integrate dall’azione continuativa del volontariato che agirebbe da collante tra le singole operazioni stagionali: potrebbe essere questa la nuova frontiera dell’operare nel sociale per dare risposta ai bisogni, più meno espressi, dei cittadini.
Enti, organizzazioni e cittadini interessati all’iniziativa possono chiedere maggiori informazioni all’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Vico Equense – tel. 0818019242

LA CITTA’ DI CAMPODIMELE RITORNA A RACCONTARE FIABE

LA CITTA’ DI CAMPODIMELE RITORNA A
RACCONTARE FIABE

A partire da giovedi 24 maggio 2012, alle ore 9.30, si svolgerà a Campodimele (Provincia di Latina) la IVedizione del festival internazionale della fiaba Un paese incantato, ideato e diretto dallo psicologo Giuseppe Errico e l’artista Roberto Vernetti dell’associazione Agenzia Arcipelago Onlus e promosso dal Sindaco Roberto Zannella e l’assessore alla cultura Zhara Pecchia del Comune di Campodimele.


Giunta alla sua quarta edizione Un paese incantato ha via via assunto una sua precisa identità culturale nel panorama italiano ed europeo coinvolgendo artisti, studiosi, persone che amano la fiaba. L’obiettivo è quello di valorizzare le narrazioni orali e promuovere, attraverso lo sforzo congiunto di artisti e studiosi (psicologi, ecc.), le fiabe popolari e antiche e sociali, iniziative laboratoriali, racconti popolari e testi tesi a valorizzare la creatività nei bambini e il legame con la memoria storica.
Seppur in presenza delle ristrettezze di bilancio che gravano sul comparto dei comuni, anche questa edizione risulta ricca di novità e vede la partecipazione oltre che di artisti anche di studiosi .
I promotori sono consapevoli dell’importanza di divulgare una festa collettiva dal forte valore rituale cheoffre spazi ludico-educativi all’ aperto, spettacoli e momenti di incontro. Un evento Un paese Incantato che, oltre a celebrare il racconto fiabesco, prevede anche numerosi e interessanti appuntamenti con illustratori,
artisti, psicologi dell’infanzia, studiosi, autori e scrittori.
Per la città infatti sarà facile imbattersi con artisti, studiosi, animatori. Uno spazio scenico all’aperto ed aperto al desiderio di coloro che amano le fiabe popolari.
Il progetto è patrocinato dal Ministero dei beni e attività culturali, l’Assessoratoalla cultura della Regione Lazio, la Provincia di Latina ed è sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Per due giorni, nei giorni 24-25 maggio 2012 in questo angolo verde del Sud Pontino, adulti e bambini potranno osservare il mondo attraverso il racconto fiabesco e incontrare tante persone.
La manifestazione sarà ricca di iniziative ed eventi, come per gli anni precedenti, i bambini e i ragazzi saranno i veri protagonisti. Tra gli appuntamenti da non perdere i laboratori didattici ed espressivi diretti da Loredana Marciano (su prenotazione), lo spettacolo del Maestro Bruno Leone e i racconti orali di Giudo Carafa e Angelo Picone detto ‘O capitano, il linguaggio silenzioso e mimico di Gennaro Calone, il fascino dell’incantatore e le avventure di Paolo Cortopassi, le marionette e burattini di Roberto Vernetti, le poesie di Lorenzo Ciufo, i racconti orali degli psicologi dell’Accademia Imago di Napoli diretti da Massimo Doriani, le installazioni fiabesche del Carnevale Campagnolo di Ss. Cosma e Damiano, le opere-sculture “gatti senza gli stivali” frutto dei laboratori con docenti e bambini diretti da Giuseppe Errico nelle scuole di Arzano e Gaeta, il gruppo dei giocolieri della compagnia teatrale Arte e Khore dell’artista e operatore sociale Roberto Rea. Quindi tra le iniziative spettacoli orali dal vivo (burattini, marionette, teatro di strada), mostre, incontri, giochi all’aperto, laboratori e musica. Durante giorni dedicati alla fiaba si susseguiranno,
in uno scenario naturale di festa, partecipazione e allegria. Infine riprende inoltre quest’anno l’ iniziativa concorso Raccontami una fiaba rivolto, ai bambini della Provincia di Latina e bambini che frequentano
ludoteche, associazioni, biblioteche, che accoglie fiabe inedite, scritte, disegnate, illustrate e filmate. Il concorso è rivolto coloro che hanno una età compresa tra i 3 e i 10 anni che possono partecipare con lavori
individuali o di gruppo, frutto di attività didattiche e sperimentali sulle "fiabe". La finalità è quella di far scoprire ai bambini il mondo della fiaba valorizzando le esperienze e stimolando ulteriormente operatori, maestre, insegnanti e bambini a cimentarsi nella creazione di nuove fiabe.
Nella giornata finale (25 maggio 2012) si svolgerà la consegna dei premi. Campodimele è, una delle cittadine più caratteristiche e suggestive del Sud Lazio, con i suoi antichi borghi e le sue chiese secolari, Agenzia Arcipelago Onlus anche in questa edizione, pertanto, accoglierà bambini e famiglie intere nella splendida cornice delle colline
e di una natura incontaminata. Quest’anno hanno aderito all’iniziativa il Comune di Castel Ritaldi (Provincia di Perugia) e il Comune di Vico Equense, l’Ospedale delle Bambole di Napoli, l’Osservatorio Europeo Permanente sulla Lettura dell’Università degli Studi di Siena, le Associazioni Lux