lunedì 8 marzo 2010

Trucchi rossetti specchi e specchietti…. Pizze panini biscotti e patatine

Questo è lo scenario che incontriamo quasi sempre in classe durante gli intervalli o le lezioni…
La “bidella” ogni giorni riempie bustoni enormi di rifiuti che trova in ogni aula… ma cosa sono questi rifiuti: buste di patatine, carte di chiungam carte di panini, pizzette, contenitori di biscotti, merende etc… ebbene si i ragazzi mangiano a volontà e sempre.
Chiedono pause perché devono mangiare, appena possono poi … lo specchio. Bisogna controllare se è tutto in ordine. Tra un intervallo e l’altro ritocco al trucco, al rossetto soprattutto, agli occhi ed ai capelli. Nelle loro borse pochi libri ma l’immancabile beauty case ricco di tutto ciò che può essere utile al loro essere sempre perfette.
Ma è davvero così importante l’aspetto esteriore? Ma sono così belle senza trucco, così giovani e dal volto luminoso che non possono fare a meno di ritoccarlo talvolta anche in maniera eccessiva.
È vero oggi sempre più la scuola diventa un incontro che va al di là della formazione teorica, con invadenza vuole prendere sempre luogo l’aspetto esteriore, il racconto delle loro vite, dei loro incontri-scontri con la realtà che vivono… ed è giusto hanno bisogno di essere ascoltate. Vogliono sentirsi più grandi, aspettano con ansia il diciottesimo anno di vita per essere maggiorenni, per sposarsi, per andare via da casa. Sogni di adolescenti che oggi sono sempre meno circondati da veri valori e più vicini alle apparenze… devi vestire griffato per essere accettato…. Devi essere sempre bella, truccata ed “incotonata” per essere guardata.
E poi… devi anche sottostare al fidanzatino che con la mentalità del quartiere ti dice che non devi uscire senza di lui, non devi affacciarti al balcone, non devi andare in gita con la scuola … non devi… non devi… la maggior parte si ribella a queste forme di gelosia possessiva ma qualcuna afferma: se non è geloso vuol dire che non mi ama… sarà vero? E chissà …
E poi ci baciamo tra donne: la parola “ti amo” su cui poeti, filosofi e studiosi ne hanno profondamente discusso ed elevato all’ennesima potenza… oggi viene sempre più sottovalutata… la dico all’amica di banco ed all’altra ancora… glielo scrivo attraverso un sms… sui muri della scuola, la bacio sulle labbra e le dico ti amo… e poi amo anche il mio fidanzatino … allo stesso modo lo dico anche a lui… ma la parola amore dove è andata a rifugiarsi?
I ragazzi oggi ti dicono tante cose in tutti i modi, loro vogliono parlare, confrontarsi e soprattutto vogliono stare con i grandi e noi siamo i responsabili dei loro disagi.
Sono bellissimi e perfetti… questi sono i giovani di oggi che stanno cambiando la nostra società… la stanno facendo come piace a loro e noi dobbiamo essere sempre al loro fianco.
Questa osservazione non è una critica ma un invito a non lasciarli mai soli, affiancarli sempre in quel difficile ed insidioso percorso dell’adolescenza. Rosa Miraglia

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